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La Prostata

Cos'è, Patologie, Esami, Come Prevenire...

La pròstata o ghiandola prostatica è una ghiandola che fa parte dell'apparato genitale maschile dei mammiferi. La sua funzione principale è quella di produrre ed emettere il liquido prostatico, uno dei costituenti dello sperma, che contiene gli elementi necessari a nutrire e veicolare gli spermatozoi. La prostata differisce considerevolmente tra le varie specie di mammiferi, per le caratteristiche anatomichechimiche e fisiologiche. La prostata dell'uomo può essere palpata mediante esame rettale, essendo collocata circa 5 cm anteriormente al retto e all'ano.

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Patologie

L'iperplasia prostatica benigna e il cancro alla prostata (è la forma di tumore più frequente nel sesso maschile) sono alcune delle malattie più frequenti [1].

Lo screening per il tumore della prostata in uomini asintomatici e che non presentano familiarità è stato per molti anni condotto con il dosaggio del Semenogelasi (PSA) sierico. Numerosi studi clinici hanno dimostrato che l'uso del PSA come screening per il tumore della prostata non portava ad una riduzione della mortalità per questo tumore, per cui questo test oggi non viene più consigliato come metodica di screening (cioè in uomini che non hanno segni o sintomi di patologia prostatica).

Rilevato il tumore alla prostata il trattamento si basa sulle dimensioni del tumore, sulle sue caratteristiche biologiche (grading di Gleason), sull'età del paziente e sulle sue condizioni generali.

La malattia localizzata può essere trattata con la chirurgia (prostatectomia radicale) o con la radioterapia (sia a fasci esterni che brachiterapia). È necessario però tenere in considerazione gli inevitabili effetti collaterali di questi trattamenti (impotenzaincontinenza). Per questo in determinate situazioni può essere consigliabile non eseguire nessun trattamento immediato ma eseguire dei controlli seriati nel tempo (watchful waiting).

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Esami

Gli esami per la prostata sono di fondamentale importanza per la diagnosi della ipertrofia prostatica benigna. Questi esami per la prostata sono l'anamnesi, l'esplorazione rettale, l'esame del PSA, l'ecografia e la biopsia. Vediamoli singolarmente.

Anamnesi

Occupa un posto di primaria importanza per diagnostica problemi alla prostata. Il medico devo cogliere le abitudini del paziente, i sintomi e le eventuali alterazioni minzionali. Grande importanza assumono segni come la pollachiura notturna (aumento della frequenza minzionale), il senso imperioso alla minzione, la disuria e lo scarso mitto urinario (quantità di urina espulsa).

La pollachiura va distinta dalla nicturia: in quest'ultima il paziente si alza di notte per urinare e la sua diuresi è aumentata (tipica del diabete insipido), mentre nella pollachiura aumenta la frequenza di minzione ma non la quantità di urina prodotta!

Esplorazione rettale

Altro esame di fondamentale importanza. Il medico, inserendo un dito attraverso l'ano, sente una prostata liscia, omogenea, con margini ben delimitati ma aumentata di volume.

PSA

Il PSA è l'antigene prostatico specifico (Prostate-specific antigen) che trattiamo in un articolo sul PSA.

Ecografia

L'ecografia prostatica è un esame utile, quasi di routine, non traumatico e non dannoso per il paziente visto che non usa radiazioni ma ultrasuoni. Può essere fatta in regione sovra-pubica (permette una buona visuale della prostata ingrandita ma soprattutto della vescica e di un eventuale residuo post-minzionale) ma quella specifica per la prostata è quella trans-rettale. Con una particolare sonda inserita attraverso il retto si arriva alla visualizzazione molto più completa e nitida della prostata.

Biopsia

Esame utilissimo, permette di fare diagnosi di certezza nei casi dubbi tra carcinoma alla prostata e ipertrofia prostatica benigna, che richiedono ovviamente trattamenti ben diversi.

La biopsia viene effettuata per via trans-perineale o trans-rettale con il paziente sdraiato su un lettino ginecologico in anestesia locale. Si effettuano dei prelievi di tessuto con un ago montato su una specie di pistola, se ne fanno solitamente 12, 6 per ogni lobo della prostata.

La biopsia è utile perché permette di analizzare sia l'architettura del tessuto che le cellule che lo compongono.

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